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Author(s): Lessof, Carli
Date: 2024
Abstract: This report draws on data collected in June and July 2024, eight months after the October 7 attacks on Israel and in the context of the war in Gaza, to explore Jewish parents' understanding of whether their children have experienced antisemitism either at school, in the vicinity of school, and travelling to and from school. The research goes further to investigate whether parents would make different choices about where to educate their Jewish children in light of the events of October 7, the war in Gaza and the rise in antisemitism in the UK. This is part of a growing body of evidence demonstrating how antisemitism can drive Jews away from participation in wider society, and that should be of concern to anyone who cares about building a more cohesive and understanding society. The findings raise critical questions for mainstream school administrators about how to manage the issue of antisemitism in their schools and, indeed, for government leaders about social cohesion. Some of the key findings in this report: A little under a quarter (23%) of British Jewish parents surveyed reported that their child or children had experienced antisemitism at school (12%), in the vicinity of school (6%) or travelling to or from school (9%). Parents of children at a Jewish school are more likely to report that their children experienced antisemitism while travelling to or from school (13%) than at school (3%). In comparison, those with children at mainstream schools are more likely to report their children experienced antisemitism at school (21%) than travelling to/from it (2%). Three-quarters (73%) of Jewish parents with children in mainstream schools said that the October 7 attacks and the war in Gaza would not affect their choice about where to educate the children, but one in five (20%) said they would now be more likely to send their children to a Jewish school. This proportion doubles (40%) for parents whose children have experienced antisemitism in, around or travelling to or from their mainstream school. Just over half of Jewish parents with children in Jewish schools (52%) said that the attacks on Israel and the war in Gaza would not affect their school choice, with most of the remainder (46%) saying they would be even more likely to opt for Jewish schooling now.
Date: 2011
Author(s): Cambruzzi, Murilo
Date: 2023
Abstract: La ricerca rientra nel progetto PCTO sull’antisemitismo a cui hanno aderito 84 studenti di tre scuole superiori della Regione Lazio, due licei e un istituto d’istruzione superiore, insieme a Progetto Memoria e alla Fondazione CDEC per l’anno scolastico 2022-2023.

Studenti e studentesse delle classi terze e quarte, insieme ai docenti referenti hanno coinvolto Progetto Memoria quale tutor esterno (Sandra Terracina) e due dipartimenti della Fondazione CDEC (Betti Guetta, Stefano Gatti e Murilo Cambruzzi per l’Osservatorio antisemitismo; Patrizia Baldi per la Didattica) per sviluppare il progetto, ricevere formazione, essere coadiuvati nell’analisi e nella riflessione su stereotipi e pregiudizi, in particolare sugli ebrei. Tra gli obiettivi del progetto, la promozione di un processo conoscitivo sulle cause e sulle dinamiche dell’antisemitismo, indirizzato a far emergere comportamenti e atteggiamenti diffusi nella società, al fine di orientare ai valori di una collettività democratica e inclusiva, partendo dalla fotografia realizzata dall’indagine delle Fondazione CDEC. L’apprendimento di carattere storico, sociologico, psicosociale e statistico ha permesso agli studenti di sviluppare le attività a loro affidate. Sono stati stimolati a confrontarsi con figure esterne al mondo della scuola e a gestire, nelle varie fasi del progetto, dinamiche tra pari. Il lavoro di formazione e di tutoraggio si è tenuto in modalità ibrida.

Gli studenti coinvolti nel progetto di formazione hanno compilato un questionario (già utilizzato nell’anno scolastico precedente) finalizzato a valutare il grado di conoscenza degli ebrei e la presenza di pregiudizi e stereotipi nei loro confronti.

Il questionario è composto da 13 domande chiuse ed è stato somministrato tramite Google Forms, tra l’aprile e il maggio 2023, dagli studenti dei tre istituti che hanno partecipato alla seconda edizione del PCTO “Progetto sull’antisemitismo”.

La scelta metodologica è stata quella di coinvolgere nell’indagine i ragazzi del primo anno delle superiori e quelli dell’ultimo anno per cercare di valutare se il percorso scolastico (lungo 5 anni) possa avere un effetto sulla conoscenza degli ebrei e la condivisione di pregiudizi antisemiti.

In totale sono stati compilati 673 questionari 481 al liceo A (71.5%) e 29 al liceo B (4.3%), e 163 all’istituto d’istruzione superiore (24.2%). Il 73% degli studenti è iscritto al percorso scientifico e il 24% al tecnico, gli altri 3% si dividono tra il linguistico e il classico. Il 46 % degli studenti frequenta il primo anno e il 54 % il quinto. Il 45% ha dichiarato di appartenere al genere femminile e il 51% al maschile, il 4% rimanente non ha voluto indicarlo o ha indicato altro.
Date: 2010
Date: 2020
Date: 2023
Date: 2022
Abstract: La ricerca rientra nel progetto PCTO sull’antisemitismo a cui hanno aderito tre licei della città metropolitana di Roma Capitale insieme a Progetto Memoria e alla Fondazione CDEC per l’anno scolastico 2021-2022.
In ragione di dinamiche interne a uno dei tre licei, l’avvio delle attività ha visto la rosa delle scuole restringersi a due: un istituto superiore del centro di Roma (Liceo A) e uno di Ciampino (Liceo B).
Studenti e studentesse delle classi terze e quarte, insieme ai docenti referenti hanno coinvolto Progetto Memoria quale tutor esterno (Sandra Terracina) e due dipartimenti della Fondazione CDEC (Betti Guetta e Murilo Cambruzzi per l’Osservatorio antisemitismo; Patrizia Baldi per la Didattica) per sviluppare il progetto, ricevere formazione, essere coadiuvati nell’analisi e nella riflessione su stereotipi e pregiudizi, in particolare sugli ebrei.
Tra gli obiettivi del progetto, la promozione di un processo conoscitivo sulle cause e sulle dinamiche dell’antisemitismo, indirizzato a far emergere comportamenti e atteggiamenti diffusi nella società, al fine di orientare ai valori di una collettività democratica e inclusiva.
L’apprendimento di carattere storico, sociologico, psicosociale e statistico ha permesso agli studenti di sviluppare le attività a loro affidate. Sono stati stimolati a confrontarsi con figure esterne al mondo della scuola e a gestire, nelle varie fasi del progetto, dinamiche tra pari.
A causa del perdurare della pandemia le scuole non hanno potuto ospitare le attività programmate con persone esterne e quindi il lavoro di formazione e di tutoraggio si è spostato in remoto.
Date: 2019
Abstract: Το μάθημα της λογοτεχνίας εν γένει, αποσκοπώντας στην καλλιέργεια της ενσυναίσθησης, της ανάπτυξης της κριτικής ικανότητας, της εμφύσησης ανθρωπιστικών και πανανθρώπινων αξιών καθίσταται το πλέον ιδανικό, ώστε συγκρουσιακά, τραυματικά θέματα, ευαίσθητα και συνάμα δύσκολα στον τρόπο διαχείρισης και διδασκαλίας τους, όπως αυτό του Ολοκαυτώματος να προσεγγιστούν και να συζητηθούν. Στην Ελλάδα οι δυνατότητες προσέγγισης του Ολοκαυτώματος στο μάθημα της λογοτεχνίας είναι ελάχιστες. Ο σκοπός της παρούσας έρευνας ήταν να διερευνήσει τις στάσεις των μαθητών της Δευτεροβάθμιας Εκπαίδευσης απέναντι στη διδακτική αξιοποίηση του graphic novel για τη μελέτη του Ολοκαυτώματος στο μάθημα της λογοτεχνίας. Το είδος της sequential art καθίσταται ικανό να αναμετρηθεί με την ανθρώπινη απώλεια, το τραύμα, την προσωπική και διαγενεαλογική μνήμη του Δευτέρου Παγκοσμίου Πολέμου και την ευρύτερη εθνική και διεθνική κληρονομιά της Shoah. Τα αποτελέσματα της έρευνας έδειξαν πως οι μαθητές διάκεινται σε μεγάλο βαθμό ευνοϊκά απέναντι στην ένατη τέχνη επιθυμώντας ένα μάθημα λογοτεχνίας για το Ολοκαύτωμα βασισμένο σε graphic novel.
Date: 2021
Date: 2011
Abstract: In Bezug auf die christlich-jüdischen Beziehungen wurde eine neue Ära mit der Kon-zilserklärung Nostra aetate des Zweiten Vatikanischen Konzils eröffnet. Seither vertieft die katholische Kirche das Bewusstsein ihrer Verwurzelung im biblischen Judentum und entdeckt ihre bestehenden Bande: Gemeinsamkeiten und Unterschiede mit dem heutigen und ununterbrochen lebendigen Judentum. Dies geschieht im Rahmen des christlich-jüdischen Dialogs, dessen Aktivität viele Früchte getragen hat. U.a. entstan-den zahlreiche kirchliche Dokumente und päpstliche Botschaften, die anlässlich ver-schiedener Treffen mit Juden ausgesprochen wurden, besonders zur Zeit Johannes Pauls II. Darüber hinaus engagierten sich für den Lernprozeß Christen Juden viele Wissen-schaftler und verschiedene Institutionen, denen dieses Thema bedeutend erschien. Die katholische Kirche betonte und forderte gleichzeitig dazu auf, dass das Thema Ju-dentum seinen angemessenen Platz im Religionsunterricht finden solle. Österreich er-reichte dieses Ziel, weil bezüglich des Judentums in den österreichischen Religionsun-terricht schon länger wissenschaftliche Forschungsergebnisse eingeflossen sind. Polen hat es jedoch noch nicht erreicht. Deswegen kann ein Vergleich des Religionsunterrich-tes in Österreich und in Polen ein fruchtbares Ergebnis bringen. Im ersten Kapitel wird die Entwicklung des christlich-jüdischen Dialogs auf der Ebene der Weltkirche, der polnischen und österreichischen Kirche beschrieben und gleichzei-tig gezeigt, was von kirchlicher Seite bisher in Bezug auf den Religionsunterricht in Hinsicht auf das Judentum unternommen worden ist. Dann, gestützt auf die Lehre Jo-hannes Pauls II., wird eine pastorale Reflexion bezüglich des Judentums im Religions-unterricht durchgeführt. Zwei Prioritäten werden erkennbar: das Kennenlernen und die Reinigung des Gedächtnisses. Die erste, das Kennenlernen der Verwurzelung der Kir-che im biblischen Judentum und des heutigen Judentums, ist mit dem Religionsunter-richt sehr eng verbunden. Die zweite, die Reinigung des Gedächtnisses, nimmt hinge-gen großen Einfluss auf die Denkweise und Prägung der Überzeugungen des Menschen, was sich auch im Religionsunterricht widerspiegelt. Sie hängt mit der Geschichte zu-sammen, die aus christlicher und jüdischer Sicht sehr oft unterschiedlich dargestellt wird. Deswegen behandelt diese Dissertation nur die erste Priorität, das Kennenlernen des Judentums, im österreichischen und polnischen Religionsunterricht. Der zweiten sollte eine andere Arbeit gewidmet werden, worin die Geschichte Polens vielleicht von einer christlich-jüdischen Kommission neu zu erarbeiten wäre. Im zweiten Kapitel befinden sich die Kategorien für die Analyse der Lehrbücher und Lehrpläne für den Religionsunterricht. Zuerst werden sie aus Peter Fiedlers Buch „Das Judentum im katholischen Religionsunterricht. Analysen, Perspektiven, Bewertungen― übernommen und dann zu den fünf Dimensionen – 1. Gemeinsames geistiges Erbe; 2. Jüdische Wurzeln; 3. Bestehende Unterschiede zwischen Christen und Juden; 4. Das lebendige Judentum und 5. Gemeinsame Aufgaben – zugeordnet. Danach, aufgrund der kirchlichen Dokumente und theologischen Bearbeitungen, werden sie alle beschrieben. Gleichzeitig muss betont werden, dass diese zugeordneten und beschriebenen Bewer-tungskategorien nicht nur einen Bezugspunkt für die Analyse der Religionsbücher, son-dern auch eine Grundlage des Unterrichts über das Judentum für ReligionslehrerInnen bilden. Das dritte Kapitel ist der Analyse der derzeit geltenden Lehrbücher (2 österreichischen Serien – 24 Bücher und 2 polnischen Serien – 24 Bücher) und Lehrpläne von der ersten Klasse Volksschule bis zur Reifeprüfung für den Religionsunterricht in Österreich und Polen gewidmet. Die Analyse besteht aus drei Phasen. In der ersten Phase wird eine quantitative Analyse durchgeführt. Dabei handelt es sich darum, dass alle Seiten der Religionsbücher jeder Serie, auf denen das Judentum vorkommt, gezählt und mit allen Seiten der Religionsbücher jeder entsprechenden Serie verglichen werden, um den Pro-zentsatz zu ermitteln. In der zweiten und der dritten Phase erfolgt die qualitative Analy-se. Zuerst werden alle Seiten, auf denen das Judentum betrachtet wird, in „explizit― und „implizit― eingeteilt. Dann werden sie als „zureichend― oder „unzureichend― bewertet. Jene letzte Unterscheidung betrifft nur die polnischen Religionsbücher. Das vierte Kapitel enthält Vorschläge für den polnischen Religionsunterricht, die zwei Gruppen zugeordnet werden. Die erste Gruppe betrifft jene Stellen, die als „unzurei-chend― erkannt werden. Diesen werden die notwendigen Informationen hinzugefügt, um in den aktuell geltenden Religionsbüchern verschiedene zwischen dem Christentum und Judentum bestehende Bande zu zeigen. Die zweite Gruppe besteht aus verschiedenen Themeneinheiten, die die Verwurzelung des Christentums im biblischen Judentum und das heutige Judentum ausführlich darstellen. Zuerst werden alle Themeneinheiten in Anknüpfung an den Tag des Judentums so vorgeschlagen, dass in der 12-jährigen Schulausbildung die gesamte Information zum Thema Judentum und Verwurzelung des Christentums im Judentum gegeben wird. Dann werden Themeneinheiten behandelt, die mit verschiedenen Anlässen wie z.B. die Erinnerung an den heiligen Paulus oder an die heilige Teresia Benedicta vom Kreuz sowie mit kirchlichen Festen verbunden sind.
Date: 2015
Abstract: Today, the extermination of Jewish communities by the Nazi regime and its collaborators, namely the Holocaust, forms an integral part of the international political agenda. Although this dealing with the Holocaust appears normal for us today, this was not always the case, but is the result of extensive social and political processes. In the course of this development the awareness of the special relevance of the extermination of about 6 million Jews has increased. Since the 1990s a process has emerged, that can be characterized as the universalization of Holocaust remembrance. The commemoration of the extermination of the European Jews is no longer an exclusive part of the different national cultures of remembrance, but has become an integral part of international memorial policy. An important event in this context has been the “Stockholm International Forum on the Holocaust” in the year 2000 where mainly European leaders as well as other high-ranking politicians, historians and teachers engaged with Holocaust education, Holocaust remembrance and Holocaust research. The idea was to establish an international organization that would expand Holocaust education worldwide. The aim of the present dissertation is to show how the Luxembourgian school system deals with this traumatic event that is the Holocaust and how it reacts as a system to expectations towards Holocaust and schooling, to find out how the school system works. The dissertation does not address questions as to show how the Holocaust should be taught in schools nor whether or not the Holocaust should be taught in schools at all. The dissertation analyses the particularities of teaching the Holocaust, as well as its role in the curriculum in a broader understanding of an analysis of parliamentary debates, syllabi, teaching material and the school practice. The latter includes the classroom settings and the so-called alternative teaching material like scholarly resources on the Holocaust like films, visits to museums, to concentration and extermination camps or the use of testimony from Holocaust survivors.