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Date: 2024
Abstract: Come ogni anno, l’Osservatorio antisemitismo della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC ha elaborato una Relazione su atti e discorsi antisemiti in Italia nel 2023 che mette a disposizione di studiosi e istituzioni un documento di analisi del fenomeno nel nostro Paese.

Lo studio è introdotto dalla presentazione di dati statistici sulla società e sulla percezione di sicurezza e benessere della popolazione; tale preambolo contestualizza l’antisemitismo, collocandolo sullo sfondo della situazione sociale, economica e culturale italiana.

I dati raccolti rilevano un netto aumento degli atti. A seguito di 923 segnalazioni, sono 454 gli episodi di antisemitismo individuati dall’Osservatorio nel corso del 2023, dato in forte crescita rispetto ai 241 episodi rilevati nel 2022. Di questi, 259 riguardano l’antisemitismo in rete e 195 si compongono di atti accaduti materialmente, tra cui 1 aggressione e 40 casi di minacce. Al cospirazionismo, principale matrice ideologica che alimenta l’odio contro gli ebrei, si aggiungono ora le reazioni legate alle tensioni in Medio Oriente. Infatti, a seguito dei più recenti sviluppi del conflitto in corso tra Israele e Hamas, gli atti contro gli ebrei sono aumentati nella quantità e mutati nella forma: gli episodi rubricati tra ottobre e dicembre sono 216, circa la metà dei quali consumati offline.

La relazione presenta un’analisi approfondita dell’antisemitismo arricchita da un’ampia antologia commentata di post tratti dal social web e una panoramica delle buone pratiche di contrasto all’odio antisemita intraprese nel corso del 2023. Lo studio si conclude con un focus dedicato alla condizione, alle percezioni e preoccupazioni dei giovani ebrei italiani.
Date: 2023
Abstract: Come ogni anno, l’Osservatorio antisemitismo della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-CDEC ha elaborato una relazione sugli episodi di antisemitismo sul territorio italiano nel corso del 2022 per fornire a studiosi e istituzioni un documento di analisi della situazione nel nostro Paese.

Lo studio è introdotto da una presentazione di dati statistici sulle condizioni economiche, sociali, di sicurezza e benessere della popolazione che contestualizzano le rilevazioni di episodi di matrice antisemita. Gli studiosi hanno ritenuto importante fornire tale preambolo perché, se in condizioni di latenza l’antisemitismo occupa territori sociali e culturali circoscritti, una situazione di crisi economica e disagio diffuso è soggetta a favorire il riemergere di attitudini razziste, xenofobe e antisemite

I dati presentati su atti e discorsi antisemiti, con un’ analisi approfondita dell’antisemitismo sui social media, rilevano un lieve aumento di atti e discorsi contro gli ebrei principalmente nel web, trend non solo italiano ma globale. A seguito di 327 segnalazioni, nel 2022 l’Osservatorio ha individuato 241 episodi di antisemitismo, dato in leggera crescita rispetto ai 226 episodi rilevati nel 2021. Di questi, 164 episodi concernono l’antisemitismo in rete, 77 riguardano episodi accaduti materialmente, di cui 2 aggressioni, 10 casi di minacce e un grave atto di vandalismo ai danni della sinagoga di Trieste. La principale matrice ideologica che alimenta l’odio contro gli ebrei continua ad essere quella cospiratoria basata sui vecchi miti di un presunto potere ebraico, che vengono modernizzati e adattati alla realtà contingente come la pandemia da coronavirus, la guerra contro l’Ucraina o la crisi energetica.

Lo studio si conclude con una panoramica delle azioni di contrasto, attività didattiche, buone pratiche e dichiarazioni pubbliche contro l’antisemitismo, con menzione della promozione su tutto il territorio nazionale di seminari sulle linee guida per il contrasto all’antisemitismo a scuola a cura del Coordinamento nazionale per la lotta contro l’antisemitismo.
Author(s): Santerini, Milena
Abstract: Siamo di fronte ad un "nuovo" antisemitismo? Alle antiche rappresentazioni dell’ebreo e ai radicati pregiudizi si sovrappone oggi la paura di forze oscure veicolate dalla globalizzazione. L’antisemitismo attuale, in sincronia con la recrudescenza del conflitto fra israeliani e palestinesi, rischia inoltre di amalgamarsi con l’antisionismo e di assorbire nuovi elementi nel quadro delle società rese multiculturali a seguito dell’immigrazione. Alla luce di questi processi, il volume propone alcune linee guida per insegnanti e educatori, allo scopo di combattere il pregiudizio antisemita e di formulare un’educazione alla cittadinanza attiva e consapevole. Contrastare l’antisemitismo - così come ogni forma di islamofobia e di razzismo - significa realizzare, in particolare nella scuola, un confronto interculturale aperto e pluralistico che aiuti a superare gli stereotipi e l’intolleranza. Tale progetto educativo comporta una dimensione morale e di scelta personale che impedisca di compiere discriminazioni e divenirne complici, o anche semplici "spettatori". L’intervento formativo, quindi, oltre al potenziamento delle capacità razionali e di decentramento cognitivo, implica anche la costruzione di empatia, di responsabilità personale e di prossimità verso tutti. In questo senso, occorre ripensare l´educazione e la didattica riguardanti la Shoah in chiave di paradigma che spinge ad una riflessione sul senso della vita e che, attraverso la storia e la memoria dei testimoni, da Anne Frank a Etty Hillesum, conduce ad una solidarietà con tutte le vittime del passato e del presente.
Author(s): Fontana, Laura
Date: 2017
Date: 2022
Abstract: La ricerca rientra nel progetto PCTO sull’antisemitismo a cui hanno aderito tre licei della città metropolitana di Roma Capitale insieme a Progetto Memoria e alla Fondazione CDEC per l’anno scolastico 2021-2022.
In ragione di dinamiche interne a uno dei tre licei, l’avvio delle attività ha visto la rosa delle scuole restringersi a due: un istituto superiore del centro di Roma (Liceo A) e uno di Ciampino (Liceo B).
Studenti e studentesse delle classi terze e quarte, insieme ai docenti referenti hanno coinvolto Progetto Memoria quale tutor esterno (Sandra Terracina) e due dipartimenti della Fondazione CDEC (Betti Guetta e Murilo Cambruzzi per l’Osservatorio antisemitismo; Patrizia Baldi per la Didattica) per sviluppare il progetto, ricevere formazione, essere coadiuvati nell’analisi e nella riflessione su stereotipi e pregiudizi, in particolare sugli ebrei.
Tra gli obiettivi del progetto, la promozione di un processo conoscitivo sulle cause e sulle dinamiche dell’antisemitismo, indirizzato a far emergere comportamenti e atteggiamenti diffusi nella società, al fine di orientare ai valori di una collettività democratica e inclusiva.
L’apprendimento di carattere storico, sociologico, psicosociale e statistico ha permesso agli studenti di sviluppare le attività a loro affidate. Sono stati stimolati a confrontarsi con figure esterne al mondo della scuola e a gestire, nelle varie fasi del progetto, dinamiche tra pari.
A causa del perdurare della pandemia le scuole non hanno potuto ospitare le attività programmate con persone esterne e quindi il lavoro di formazione e di tutoraggio si è spostato in remoto.
Date: 2010
Author(s): di Porto, Bruno
Date: 2018
Abstract: La civiltà ebraica, lungo più di tre millenni e in tanta diffusione di luoghi, ha conosciuto, sulla base di fondamenti essenziali, per influenza degli eventi, una varietà di pensiero, di riti, di aspetti. La modernità, dal Settecento illuministico, e l’emancipazione, seguita dall’integrazione, in paesi progrediti, ha suscitato un fermento di riforma, per esigenza di adeguamenti. È così sorta, a partire dalla Germania, una corrente dell’Ebraismo, detta Reform o Liberale o Progressiva, con sfumature di termini e gradazioni. Si è propagata, per somiglianza di situazioni, in altri paesi europei e specialmente negli Stati Uniti di America. Contrapposta alla Riforma si è configurata, sul versante più tradizionalista, una Ortodossia ebraica, a sua volta suddivisa in riti e tendenze. Si è anche formata una corrente intermedia detta comunemente Conservative. Entro la stessa Riforma vi sono stati i radicali e i temperati, con tendenza al ricupero della tradizione e dell’identità ebraica di popolo. Una innovazione cospicua è la parità dei generi nel culto. Altra denominazione è il Ricostruzionismo che si incontra nel libro.
Tra gli ebrei d’Italia si sono manifestate nell’Ottocento sia propensioni riformistiche, sia maggiormente tradizionaliste. La nascita nel nostro paese di una organizzata corrente progressiva è recente e dovuta in parte agli aumentati scambi con i correligionari di altri paesi, così come gli scambi hanno reso più accentuata, su talune questioni, la linea del Rabbinato italiano. La presenza progressiva è esigua in Italia, ma anche le minoranze meritano di esser conosciute, tanto più essendo parte dell’Ebraismo italiano, esso stesso una minoranza.
Editor(s): Coen, Paolo
Date: 2018
Abstract: L'arte e il Museo rappresentano due settori all'avanguardia nella ricerca e nella trasmissione della Memoria della Shoah. Esattamente queste due frontiere disciplinari si occupano fra l'altro dei molti e diversi modi in cui la Memoria stessa è vista, comunicata o percepita. Il libro, frutto di uno studio durato molti anni, accoglie contributi di specialisti fra i più accreditati nei due temi: persone, situazioni e realtà nuove e a tratti sorprendenti aiutano il lettore a comprendere meglio i volti, le sembianze della Memoria della Shoah nel mondo di oggi e di domani.

Indice
Maya Zack, Counterlight

Clara Ferranti, Per una definizione linguistica del totalitarismo del XXI secolo: “radiografia” controluce dell’epoca contemporanea

Paolo Coen, Da Richard Serra in qua. La memoria dell’Olocausto nell’arte e nel Museo, fra continuità, fratture e intersezioni

Eleonora Palmoni, Proposta per musealizzare una delle località di internamento fascista nelle Marche: la Villa Giustiniani-Bandini di Urbisaglia

Daria Brasca, “Holocaust-Era Looted Art” nel contesto italiano: le collezioni private ebraiche tra rimozioni storiche e mancata coscienza nazionale

Manfredo Coen, Il Parco del Cardeto ad Ancona

Chiara Censi, Il patrimonio ebraico di Ancona e delle Marche. La musealizzazione del Cimitero Ebraico di Ancona

Lola Kantor-Kazovsky, Post-Holocaust Reflexion in Moscow Non-conformist Art of the 1960s and Michail Grobman’s Israeli Leviathan group

Danielle Pardo Rabani, La memoria del Bene, Brindisi accoglie: proposta per il recupero e la valorizzazione della ex Stazione Sanitaria Marittima di via Mater Domini

Giorgia Calò, Rappresentare il non rappresentabile. Il volto della Shoah

Anastasia Felcher, Of Their Own Design: Curatorial Solutions to Commemorate the Shoah in Museums across Eastern Europe

Elenco delle immagini
Date: 2017
Abstract: La Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e Ipsos hanno realizzato un’indagine volta ad indagare quali siano oggi le opinioni ed i sentimenti degli Italiani nei confronti degli ebrei: apertura/chiusura, possibili stereotipi diffusi, fino ad arrivare al misurare la presenza o meno di un vero e proprio antisemitismo.

L’indagine si inserisce all’interno di un quadro conoscitivo da parte dell’Osservatorio antisemitismo del CDEC già molto articolato, approfondito e ricco di indagini passate sia di natura qualitativa che quantitativa, sebbene – soprattutto quelle quantitative – siano un po’ datate nel tempo.

L’obiettivo di CDEC è stato dunque quello di disporre di un’indagine di scenario aggiornata, caratterizzata da una solida metodologia di rilevazione e che possa diventare un punto di partenza anche per monitoraggi periodici che vadano a costruire una sorta di «barometro dell’intolleranza».

Affrontare un tema come quello delle opinioni nei confronti di gruppi etnici o religiosi specifici, espone ai rischi della cosiddetta desiderabilità sociale, cioè al fatto che gli intervistati più difficilmente esprimono direttamente posizioni critiche o negative su temi come questo. In sostanza, sapendo che le proprie opinioni possono essere oggetto di riprovazione sociale, si tende a non esprimerle se non addirittura a mascherarle.

E’ apparso opportuno quindi far precedere il set di domande dedicate al tema specifico, da alcune domande utili a classificare gli intervistati in termini di apertura più generale nei confronti del mondo e verso «l’altro» e il «diverso», già sperimentate e validate da Ipsos in altre indagini su temi analoghi con un approfondimento sul tema dell’immigrazione: al netto dei rischi terroristici, respingimento o accoglienza? Gli immigrati sono un problema per il nostro stile di vita?
Date: 2015
Abstract: La presente “Lettera di informazione” riassume i principali casi di antisemitismo e di pregiudizio
antiebraico registrati in Italia nel 2014.
• Nel 2014 l’“Osservatorio antisemitismo” della Fondazione CDEC ha registrato una novantina di
episodi di antisemitismo, un numero nettamente superiore a quello degli ultimi tre anni e doppio
rispetto al 2013.
• Come ogni anno molti episodi di antisemitismo si sono concentrati intorno al 27 Gennaio “Giorno
della Memoria”. L’altro picco di antisemitismo è stato raggiunto tra i primi di luglio e la fine di
agosto in concomitanza con il conflitto tra Hamas e lo Stato di Israele nella Striscia di Gaza.
• Il livello di aggressività, in particolare quello verbale, è in crescita.
• Episodi di antisemitismo ed attacchi contro gli ebrei vengono da ambienti estremisti e marginali.
• Il pregiudizio antisemitico inteso come opinioni è trasversale ai diversi ceti socio culturali e politici,
l’antisemitismo - come episodi, attacchi verbali e azioni di ostilità antiebraica - contraddistingue i
gruppi politici estremisti di destra e di sinistra. I discorsi antisemiti, ossia argomentazioni fatte
pubblicamente che si riferiscono a una ideologia o a un pensiero culturale denso di stereotipi, a
seconda del paradigma cui attingono: cospirativismo, negazione della Shoah, demonizzazione di
Israele vengono espressi invece in vari contesti, non necessariamente estremisti.
• Esponenti e simpatizzanti di partiti e movimenti della destra radicale nel 2014 sono stati
protagonisti di molteplici episodi e polemiche antisemite e negazioniste, e di banalizzazione del
nazifascismo.
• Il negazionismo è molto attivo, principalmente nel web e fa parte del bagaglio ideologico e militante
di movimenti e partiti neonazisti.
• L’antisemitismo nel web è in continua crescita.
Editor(s): Meghnagi, Saul
Date: 2011
Date: 2005
Abstract: הקהילה היהודית באיטליה קיימת ברציפות מאז ימי האימפריה הרומית, וראשיתה עוד בימי מלכות החשמונאים. אין זו קהילה אשכנזית ולא ספרדית, אלא קהילה בעלת מסורת מפוארת וייחודית משל עצמה. משך כמעט אלפיים שנה התקיימה באיטליה תרבות יהודית עשירה ורב-גונית, תוך אינטראקציה מורכבת ורבת-עניין עם הסביבה הלא-יהודית. מאז המאה ה-19 גברו בקרב יהודי איטליה תהליכי טמיעה, וכיום מהווה ההתבוללות אתגר מרכזי לעתיד החיים היהודיים באיטליה. כגודל אתגר זה, כן חשיבות המחקר להבנת שורשיו, לסימון מאפייניו ולהתווית דרכי התמודדות עִמו; אולם נדמה שכמעט אין מחקר בתחום חיוני זה, ועל כן מחקרו של ד"ר לאטס הוא בעל ערך מיוחד.

ד"ר לאטס מתאר את התהליכים הפוקדים את יהדות איטליה, ומדגיש את הֵעדרה של הכרה מפורשת בהתבוללות כבעיה מרכזית בעיני מנהיגי הקהילה ומוסדותיה. בין השאר, הוא מצביע על ההתעלמות מ"בני קבוצות השוליים שאינם מקיימים קשר כלשהו עם המוסדות היהודיים, ובייחוד עם אותם הצעירים שאינם לומדים במסגרות חינוך יהודיות", ומציע בין השאר לבצע "מיפוי מדויק של כלל האוכלוסייה היהודית החיה במדינה, לא רק של מי שרשום בקהילה, כדי לאתר את היחידים וגם את הקבוצות שהתרחקו מן המסגרות היהודיות. המיפוי ילַמד על האנשים שהזהות היהודית שלהם רופפת, אלה המועמדים להתבוללות, כגון מהגרים, יורדים מן הארץ, בני נישואי התערובת, יהודים שגרים באזורים מרוחקים, ועוד". החוקר מגיע למסקנות בדבר הצורך בשינויים בתכני החינוך היהודי, בפרט בגילאי התיכון, ובשינויים בתכנים המוקנים ללומדים בשלושת בתי המדרש להכשרת רבנים. כך למשל הוא מציע כי:
"רב של קהילה, ואפילו תלמיד חכם מן השורה, יידרש לעתים קרובות מאוד להתמודד עם שאלות של זהות יהודית יותר מאשר עם שאלות של איסור והיתר. בלי להפחית מחשיבותה של ההתיחסות ההלכתית להשלכות ההתבוללות, כגון נישואי התערובת, גיור ואפילו שאלות של קבורה בקבר ישראל, נראה כי אפשר להוסיף מקצועות לימוד, כגון פסיכולוגיה או סוציולוגיה, אשר יסייעו למועמד למשרת רבנות בקהילה להתייחס לשאלות ערכיות ולבעיות החברה".

נדמה שחידוש מתודי מעניין מצוי בהצעתו של ד"ר לאטס, להפיק תועלת מחקרית ומעשית מהשוואה בין דרכי הפעולה של שתי המסגרות הפועלות כיום לחיזוק הזהות היהודית בקרב בני הקהילה:
"התנועה היהודית היחידה באיטליה, שאינה שייכת לממסד הקהילתי ופועלת פעולה עצמאית על פי תפיסתה היא, היא החסידות של לובביץ'. גם החסידים, אשר השתקעו באיטליה במרוצת עשרות השנים האחרונות, מתמודדים עם ההתבוללות, אך שיטותיהם בוודאי שונות משיטותיו של הממסד המסורתי. דומה כי ההשוואה בין פעילות שני הגופים הללו, המערכת הממסדית וחסידות לובביץ', על יתרונותיה וחסרונותיה, עשויה להעשיר את ההתבוננות ולהאיר את היתרונות שבכל אחת מן השיטות".
ואכן, החוקר מפיק מהשוואה זו תובנות רבות עניין, הרלוונטיות הן עבור יהדות איטליה והן עבור קהילות יהודיות ברחבי העולם, שבקִרבן פועלים חסידי חב"ד.

לבסוף, החוקר מעלה את ההצעה לעשות "שימוש בטכניקות מודרניות של שיווק. הכוונה היא לבדיקת ההרכב החברתי של כל קהילה, כדי להצביע על בעלי זיקה יהודית חזקה לעומת בעלי זיקה רופפת, וכדי לגלות את הצרכים הרוחניים, ואולי גם החומריים, של כל אחד מהם, ולחפש דרכים לעניין אותו ולחזק את זהותו היהודית... הפעולה צריכה להיות מכוונת לא רק לחיזוק ההיבט הדתי של היהדות, אלא בעיקר לחיזוק הקשר הלאומי והאתני של הפרט לעם היהודי".

מחקר זה מהווה איפה תרומה נכבדה למחשבה אודות המצוי והרצוי ביהדות איטליה של זמננו, והוא יכול לשמש בסיס לדיונים מעמיקים ופוריים אודות עתידה של קהילה יהודית עתיקה ומפוארת זו.