Abstract: La Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e Ipsos hanno realizzato un’indagine volta ad indagare quali siano oggi le opinioni ed i sentimenti degli Italiani nei confronti degli ebrei: apertura/chiusura, possibili stereotipi diffusi, fino ad arrivare al misurare la presenza o meno di un vero e proprio antisemitismo.
L’indagine si inserisce all’interno di un quadro conoscitivo da parte dell’Osservatorio antisemitismo del CDEC già molto articolato, approfondito e ricco di indagini passate sia di natura qualitativa che quantitativa, sebbene – soprattutto quelle quantitative – siano un po’ datate nel tempo.
L’obiettivo di CDEC è stato dunque quello di disporre di un’indagine di scenario aggiornata, caratterizzata da una solida metodologia di rilevazione e che possa diventare un punto di partenza anche per monitoraggi periodici che vadano a costruire una sorta di «barometro dell’intolleranza».
Affrontare un tema come quello delle opinioni nei confronti di gruppi etnici o religiosi specifici, espone ai rischi della cosiddetta desiderabilità sociale, cioè al fatto che gli intervistati più difficilmente esprimono direttamente posizioni critiche o negative su temi come questo. In sostanza, sapendo che le proprie opinioni possono essere oggetto di riprovazione sociale, si tende a non esprimerle se non addirittura a mascherarle.
E’ apparso opportuno quindi far precedere il set di domande dedicate al tema specifico, da alcune domande utili a classificare gli intervistati in termini di apertura più generale nei confronti del mondo e verso «l’altro» e il «diverso», già sperimentate e validate da Ipsos in altre indagini su temi analoghi con un approfondimento sul tema dell’immigrazione: al netto dei rischi terroristici, respingimento o accoglienza? Gli immigrati sono un problema per il nostro stile di vita?
Abstract: In 2015 the Observatory on Anti-Semitism of the Jewish Contemporary Documentation
Center Foundation – CDEC, a nonprofit social utility organization recorded
some ninety episodes of anti-Semitism, representing an increase over the years 2012 and
2013 but similar in quantity to records from 2014. One indicator that did continue to grow
from 2014 to 2015 is web-based anti-Semitism, a trend observed both in Europe and
generally around the world.
Information on these episodes has been gathered from the individuals involved in
the incidents (victims), communications by Jewish communities or other organizations,
public sources (newspapers, radio, web, etc.), and studies and analyses by institutions and
organizations in Europe and elsewhere in the world.
The Observatory’s Anti-Semitism Antenna provides a means for gathering
information from victims or witnesses of episodes of anti-Semitism who call the toll-free
number.
Anti-Jewish prejudice in the form of opinions and words is not confined to any one
social, cultural or political class but cuts across all such boundaries. Anti-Semitic discourse
finds expression in various milieux, not necessarily extremist, depending on the paradigm
they draw on: conspiracy theory, Holocaust denial (negationism), demonization of Israel.
Hostile anti-Jewish actions are the hallmark of extremist political groups (right, left,
Islamist)
Abstract: La presente relazione riassume i principali casi di antisemitismo e di pregiudizio antiebraico in Italia nel 2013.
Le informazioni sono state raccolte da fonti diverse: dai soggetti coinvolti (vittime), da comunicazione della Comunità ebraica o altri enti, da fonti aperte (giornali, radio, web, etc.) e da analisi e studi fatti in proprio dall’Osservatorio antisemitismo della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC o da altre istituzioni e organizzazioni.
Nel 2013 l’Osservatorio antisemitismo ha registrato una cinquantina di episodi di antisemitismo, un numero vicino a quello degli ultimi tre anni. Si tratta principalmente di: graffiti offensivi, E-mail e post a singoli e istituzioni ebraiche, dichiarazioni pubbliche, cori e striscioni antisemiti negli stadi di calcio.
Il conteggio include gli atti più significativi e manifesti quelli cioè che hanno guadagnato visibilità mediatica consapevoli che molti altri non sono arrivati alla nostra attenzione, perché non denunciati o non pubblicati.
Il calcolo non comprende invece le numerose uscite antisemitiche sul web, tranne che per i casi più eclatanti. Al web come mezzo di diffusione dell’odio viene dedicato un paragrafo a parte.
Abstract: La presente “Lettera di informazione” riassume i principali casi di antisemitismo e di pregiudizio
antiebraico registrati in Italia nel 2014.
• Nel 2014 l’“Osservatorio antisemitismo” della Fondazione CDEC ha registrato una novantina di
episodi di antisemitismo, un numero nettamente superiore a quello degli ultimi tre anni e doppio
rispetto al 2013.
• Come ogni anno molti episodi di antisemitismo si sono concentrati intorno al 27 Gennaio “Giorno
della Memoria”. L’altro picco di antisemitismo è stato raggiunto tra i primi di luglio e la fine di
agosto in concomitanza con il conflitto tra Hamas e lo Stato di Israele nella Striscia di Gaza.
• Il livello di aggressività, in particolare quello verbale, è in crescita.
• Episodi di antisemitismo ed attacchi contro gli ebrei vengono da ambienti estremisti e marginali.
• Il pregiudizio antisemitico inteso come opinioni è trasversale ai diversi ceti socio culturali e politici,
l’antisemitismo - come episodi, attacchi verbali e azioni di ostilità antiebraica - contraddistingue i
gruppi politici estremisti di destra e di sinistra. I discorsi antisemiti, ossia argomentazioni fatte
pubblicamente che si riferiscono a una ideologia o a un pensiero culturale denso di stereotipi, a
seconda del paradigma cui attingono: cospirativismo, negazione della Shoah, demonizzazione di
Israele vengono espressi invece in vari contesti, non necessariamente estremisti.
• Esponenti e simpatizzanti di partiti e movimenti della destra radicale nel 2014 sono stati
protagonisti di molteplici episodi e polemiche antisemite e negazioniste, e di banalizzazione del
nazifascismo.
• Il negazionismo è molto attivo, principalmente nel web e fa parte del bagaglio ideologico e militante
di movimenti e partiti neonazisti.
• L’antisemitismo nel web è in continua crescita.